
MASCARADE "à LA GREQUE" Ennemondo Petitot ( 1771 )
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Ennemondo Petitot, Lionese, di famiglia di architetti e antiquari, chiamato a Parma poco dopo la metà del secolo dal ministro illuminato Du Tillot, disegnò nell'anno 1771 queste figure e con gusto squisito, quasi surrealista traccio una sottile parodia del neoclassicismo. Parma quindi, oltre ad ospitare nella stamperia ducale il Bodoni e a vantare le botteghe di falegnami in cui nascono i mobili "parmigiani" che oggi, a ragione, tanto si ricercano, ha il privilegio di pubblicare una simile meraviglia ed ad ospitare questo illustre architetto cui si deve molto dell'urbanistica e dell'architettura che fanno bella e moderna Parma. Esempio di gusto e ragione, paradigma di un secolo fondato sulla chiarezza, ma allo stesso tempo bizzarro, visionario; "Mascarade à la greque", come il "flauto magico" di Mozart ad esempio, suggerisce che il male del surrealismo è di essere fiorito in un età poco ragionevole come la nostra.
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