Italian Armours
( Bartolomeo Campi / Lucio Piccino )





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Bartolomeo Campi
Armatura "Alla Romana" Carlo V


La lussuosa armatura "Alla Romana" fu lavorata da Bartolomeo Campi nel 1546. Egli si trovava a Pesaro al servizio del Duca d'Urbino Guidobaldo II della Rovere, il quale a sua volta voleva donarla all'Imperatore Carlo V in segno di gratitudine.
La corazza é in forme classico greco romane interpretate in modo rinascimentale con elegante sobrietà decorativa e una perfetta aderenza al corpo. l'acciaio brunito è arrichito di ornati applicati a rilievo in bronzo dorato e, su altri pezzi, di agemina d'oro e d'argento. sul petto l'autore espresse la propria soddisfazione iscrivendo: BARTHOLOMEVS. CAMPI. AVRIFEX. TOTIUS. OPERIS. ARTIFEX. QUOD. ANNO. INTEGRO. INDIGEBAT. PRINCIPS. SVI. NVTVI. OBTEMPERAS. GEMINATO. MENSE. PERFECIT. e inoltre applica come ornamento una piccola testa di Medusa rilevata tra foglie d'acanto e volute. La panziera è composta con una serie di medaglioni di bronzo su cui appaiono bucrani, folgori di giove, mascheroni, unicorni ed altre figure; sotto pendono piastre rettangolari brunite e profilate d'oro.


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Lucio Piccino
Mezza armatura da fante Re Filippo III

Questa mezza armatura fu regalata dal governatore di Milano il Duca di Terranova al principe Filippo, che allora aveva sette anni, futuro Re Don Filippo III. Fu Lavorata da Lucio Piccino intorno al 1585. Completamente ornata con un rilievo a figure, cartelle, grottesche e ghirlande su fondo di agemina. L'elmetto ha la goletta con visiera di due pezzi, la corazza ha le figure della Vittoria, della Fama e di Pallade, Gli spallacci con ghirlande sono articolati e muniti di bracciali.

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